Robert Faurisson ha vinto. E' stato colui che ha demolito il mito delle sedicenti camere a gas e ha affermato che il diario di Anna Frank è un falso. Una vita intera spesa a combattere contro le menzogne storiche ben orchestrate dal potere ebraico sionista. Per più di 40 anni ha negato il genocidio degli Ebrei definendolo una sinistra farsa per distorcere la storia. Il compito della sua vita è stato quello di dimostrare l'inganno delle sedicenti “camere a gas”.
Nei suoi testi Faurisson sostiene che:
1. non sarebbe mai esistito un piano preordinato di sterminio fisico degli ebrei, bensì un progetto per una loro emigrazione fuori dell'Europa (ad es. Madagascar o Uganda) e, in tempo di guerra, un piano di evacuazione verso i territori dell'Est appena occupati;
2. non sarebbero stati uccisi 6 milioni di ebrei ma un numero molto inferiore (circa 500.000), a causa delle operazioni militari, della durezza dei campi di lavoro forzato, delle epidemie di tifo e dei bombardamenti alleati sui campi di concentramento;
3. l'esistenza delle camere a gas nei campi di sterminio tedeschi sarebbe tecnicamente impossibile;
4. l'intera storia dell'Olocausto sarebbe un'enorme invenzione della propaganda alleata a favore dello stato d'Israele.
Faurisson ha concentrato il suo interesse prevalentemente sul punto relativo alle camere a gas, e la sua tesi principale è conosciuta come "impossibilità tecnica dell'esistenza delle camere a gas naziste".